Casa come primo luogo di cura

Descrizione della misura

L'investimento mira ad aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico, entro la metà del 2026, il 10 percento della popolazione di età superiore ai 65 anni (in linea con le migliori prassi europee). L'intervento si rivolge in particolare ai pazienti di età superiore ai 65 anni con una o più patologie croniche e/o non autosufficienti. L'investimento mira a: • Identificare un modello condiviso per l'erogazione delle cure domiciliari che sfrutti al meglio le possibilità offerte dalle nuov...
e tecnologie (come la telemedicina, la domotica, la digitalizzazione) • Realizzare presso ogni Azienda Sanitaria Locale (ASL) un sistema informativo in grado di rilevare dati clinici in tempo reale •  Attivare 602 Centrali Operative Territoriali (COT), una in ogni distretto, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l'interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza • Utilizzare la telemedicina per supportare al meglio i pazienti con malattie croniche Il fabbisogno di risorse per la realizzazione di questo investimento è stimato in 4,00 miliardi di euro, di cui 2,72 miliardi connessi ai costi derivanti dal servire un numero crescente di pazienti, 0,28 miliardi per l'istituzione delle COT e 1 miliardo per la telemedicina. Per la realizzazione di tali interventi si utilizzeranno gli strumenti della programmazione negoziata, necessari per garantire il coordinamento dei livelli istituzionali e degli enti coinvolti. Le misure previste nel presente investimento sono in linea e rafforzano quanto promosso e previsto dagli investimenti 1.1 e 1.2 della Componente 2 della Missione 5. Infatti, solo attraverso l'integrazione dell'assistenza sanitaria domiciliare con interventi di tipo sociale si potrà realmente raggiungere la piena autonomia e indipendenza della persona anziana/disabile presso la propria abitazione, riducendo il rischio di ricoveri inappropriati. Ciò sarà possibile anche grazie all'introduzione di strumenti di domotica, telemedicina e telemonitoraggio. All'interno di questo intervento si inserisce anche l'investimento rivolto alla telemedicina. I servizi di telemedicina, contribuendo ad affrontare le principali sfide dei Sistemi Sanitari Nazionali, rappresentano un formidabile mezzo per: (i) contribuire a ridurre gli attuali divari geografici e territoriali in termini sanitari grazie all'armonizzazione degli standard di cura garantiti dalla tecnologia; (ii) garantire una migliore "esperienza di cura" per gli assistiti; (iii) migliorare i livelli di efficienza dei sistemi sanitari regionali tramite la promozione dell'assistenza domiciliare e di protocolli di monitoraggio da remoto. L'intervento si traduce nel finanziamento di progetti di telemedicina proposti dalle Regioni sulla base delle priorità e delle linee guida definite dal Ministero della Salute. I progetti potranno riguardare ogni ambito clinico e promuovere un'ampia gamma di funzionalità lungo l'intero percorso di prevenzione e cura: tele-assistenza, tele-consulto, tele-monitoraggio e tele-refertazione. Per ottenere i finanziamenti, tuttavia, i progetti dovranno innanzitutto potersi integrare con il Fascicolo Sanitario Elettronico, raggiungere target quantitativi di performance legati ai principali obiettivi della telemedicina e del Sistema Sanitario Nazionale, nonché garantire che il loro sviluppo si traduca in una effettiva armonizzazione dei servizi sanitari. Saranno infatti privilegiati progetti che insistono su più Regioni, fanno leva su esperienze di successo esistenti, e ambiscono a costruire vere e proprio "piattaforme di telemedicina" facilmente scalabili. Tale investimento è in linea con quanto previsto negli investimenti 1.3 della Componente 2 della Missione 6.

Specifiche della misura

Missione: Salute
Componente: Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale
Riforma o investimento: Investimento
Organizzazione responsabile: MINISTERO DELLA SALUTE
AGENZIA NAZIONALE PER I SERVIZI SANITARI REGIONALI - AGE.NA.S
Tema: Salute
Priorità diretta: Parità di genere Asimmetria nel lavoro familiare nelle coppie con donna di 25-44 Tasso di mancata partecipazione femminile al lavoro

Perchè  ci interessa

La misura, che vede impegnati diversi Ets, interessa in quanto finanzia l’aumento del volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare e rivolte, in particolare, ai pazienti di età superiore ai 65 anni con una o più patologie croniche o non autosufficienti.

Cosa  può fare un ets

L’Ets può condividere con la pubblica amministrazione interessata l’individuazione dei percorsi e delle iniziative da intraprendere, la coprogrammazione e la realizzazione degli interventi volti a realizzare la misura.

Come  sta andando

Con decreto 29 aprile 2022 del Ministro della salute sono state approvate le Linee guida organizzative contenenti il “Modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare”.

 

Risorse complessive

4000
Mln di €
Totale
4000
Mln di €
Fondi Pnrr
0
Mln di €
Fondo complementare

Andamento annuo delle risorse

A che punto siamo




Implementazione della misura

Data Testo
28/04/2022

La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano ha reso il parere sullo schema di decreto del Ministro della salute recante l’approvazione delle linee guida organizzative contenenti il “Modello digitale per l’attivazione dell’assistenza domiciliare”.

29/04/2022

E’ stato pubblicato il decreto del Ministro della salute di approvazione delle Linee guida organizzative contenenti il “Modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare”.

30/05/2022

Sono stati sottoscritti i contratti istituzionali di sviluppo (CIS) tra il Ministero della Salute e ciascuna Regione e Provincia autonoma, nei quali sono stati individuati gli enti attuatori di ogni intervento e gli obblighi delle parti.